Come già anticipato, scopo di tale indagine era quello di valutare gli impatti sul suolo e sulla produzione agricola dei vari interventi irrigui effettuati utilizzando sia acqua salmastra sia acqua piovana. A tal uopo sono state effettuate due attività congiunte e parallele: il monitoraggio dei valori di salinità del terreno e dell'acqua utilizzata per l'irrigazione nel corso di tutta la stagione irrigua, condotto dal Dipartimento di Agronomia Ambientale e Territoriale dell'Università di Palermo e l'esecuzione di opportuni rilievi a carattere agronomico sulla coltura in studio ed in particolare sulla produzione sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, condotta dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università di Catania.
L'azienda agricola, di proprietà del Sig. Giuseppe Cammilleri, è stata scelta in quanto particolarmente idonea per le finalità del monitoraggio; essa, infatti, oltre ad essere rappresentativa della realtà serricola della piana di Licata, ha consentito di individuare tre dispositivi sperimentali caratteristici dell'agricoltura protetta e caratterizzati da una spinta omogeneità sia dei parametri ambientali che delle metodologie agronomiche di intervento, che delle specie vegetali allevate.
L'azienda presenta al suo interno alcune infrastrutture necessarie alla realizzazione dell'intervento, quali:
- diverse serre;
- strutture per la raccolta delle acque piovane dai tetti delle serre;
- una vasca di accumulo delle acque piovane da utilizzare per l'irrigazione;
- un pozzo a bocca larga (profondo circa 4 m) con acqua salmastra;
- un impianto di microirrigazione con ali gocciolanti (driplines).
1) irrigazione con acqua piovana raccolta dai tetti delle serre ed accumulata in una vasca in terra impermeabilizzata con telo di plastica (Tesi AP);
2) irrigazione con acqua salmastra prelevata da un pozzo aziendale (Tesi AS);
3) irrigazione con entrambe le acque alternativamente (due-tre irrigazioni con acque salmastre ed una-due irrigazioni con acqua piovana, in accordo con i criteri di gestione dell'irrigazione comunemente adottati nell'azienda) %u2013 (Tesi AP-AS).
Quest'ultima tesi (mista) rispecchia il metodo che normalmente viene utilizzatodagli agricoltori nella pratica irrigua della zona. In tal caso, il numero delle irrigazioni con acqua salmastra e acqua piovana è stato stabilito dall'agricoltore ed in genere è dipeso principalmente dall'andamento climatico ed in particolare dalla piovosità (che permette d'invasare più o meno acqua piovana e di conseguenza fa crescere o diminuire le disponibilità idriche aziendali) e dall'andamento termometrico stagionale. Ad esempio, se la temperatura si mantiene elevata rispetto alla media stagionale la pianta tende a svilupparsi di più. In tal caso l'agricoltore irriga con acqua salmastra per rallentarne lo sviluppo. Al contrario, se la temperatura si mantiene bassa, l'irrigazione viene effettuata utilizzando acqua piovana.
L'indagine sperimentale ha avuto inizio durante il periodo estivo del 2007 con i lavori di preparazione all'interno delle serre, consistenti in: un'aratura a 40-50 cm con tiller ed un leggera fresatura a 20-30 cm con zappatrice. In data 22 luglio 2007, previa bagnatura dello strato superficiale del terreno con l'impianto di nebulizzazione per circa mezz'ora, é stato effettuato il trattamento di disinfestazione del suolo con una soluzione al 60% di Dicloropropene (Telone) per 1000 m2. Successivamente, ogni 2 giorni e per una settimana, si é effettuata la bagnatura superficiale del terreno. Infine, in data 10 agosto 2007, é stato effettuato un trattamento con Metam-potassio (fumigante) 100 l/1000 m2.
Effetti di acque salmastre e piovane sulla produttività delle colture
Effetti di acque salmastre e piovane sul suolo
Dati termopluviometrici (pioggia Drasi 2007-2008, pioggia Licata 2007-2008, temperature Drasi 2007-2008, temperature Licata 2007-2008)